Napoli, 1977.
2021
foglie di magnolia, filo di ferro, collante vegetale
dimensioni variabili
«Innumerevoli foglie di magnolia sono sovrapposte le une alle altre, tenute insieme da un’anima centrale. Raccolte per abscissione naturale, sono disposte a formare una spirale che si avvita verso l’alto, ripetendo una danza a loro familiare, quando si alza il vento.
Non a caso, la composizione suggerisce la forma di un’elica in movimento che, per assonanza, ricorda la forma del DNA. Da un lato, un memento mori, effimera rappresentazione di ciò che è stato e che sarà. Dall’altro, la volontà di ripercorrere la strada all’indietro, fino ad arrivare all’elemento costitutivo della vita di tutti gli esseri viventi».
Diplomata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Napoli, vive e lavora tra Napoli e Milano. Il suo lavoro è conseguenza di un approccio interdisciplinare in cui convivono riflessioni di carattere scientifico, antropologico ed estetico, veicolate spesso dall’uso di nuove tecnologie. L’osservazione delle dinamiche naturali è alla base della sua ricerca che, attraverso i linguaggi del disegno, del video, dell’installazione e delle azioni partecipate, indaga possibili relazioni tra l’uomo e l’ambiente.