Miglierina (Catanzaro), 1957.
2020
rame, ossidazione e colata di resina epossidica, legno, corda, pietra lavica
cm 113 x 110 x 5
«L’amore per la natura e per i suoi elementi mi ha portato a recuperare e riutilizzare vari materiali, apparentemente trascurabili, con l’obiettivo di dare loro una nuova vita.
I materiali che compongono l’installazione, il legno, la corda, la pietra lavica, il rame, una volta da me rielaborati, contaminano di nuovo l’ambiente naturale, con il proprio vissuto, trasformando l’estetica e l’armonia della natura stessa».
Le sue origini mediterranee la portano ad amare il mare e la madre terra e a coglierne l’energia vitale. Ha acquisito gli elementi basilari tecnici e conoscitivi per il lavoro pittorico e plastico secondo gli insegnamenti di Rudolf Steiner per il rinnovamento delle arti e ha posto particolare attenzione all’arte contemporanea. La sua ambizione artistica è quella di far riflettere lo spettatore, rendendolo consapevole, sullo stato attuale delle relazioni umane facendogli scoprire nuove energie creative che nascono dalla unicità dell’individuo basato sui comportamenti e non dall’uniformarsi ai modelli imposti di forme e di cose.
L’arte fuori di sé si libera dalla forma e si rigenera nella relazione.