Edizione 2021

Karin De Ponti

Morbegno (Sondrio), 1974.

Fiori di campo

2020, 2021
performance

«Il mondo in cui viviamo è troppe cose e molti rumori; questo causa confusione e angoscia negli esseri umani e provoca una lotta con il nostro io interiore. Andiamo così incontro alla crisi con tutte le conseguenze che ciò genera. Vogliamo tornare alla natura, ma non siamo in grado. Abbiamo bisogno della meditazione e dell’autoisolamento per capire le cose.
A volte siamo in grado di ascoltare il nostro vero io e puntare a ciò che vogliamo essere. Il meglio a cui possiamo aspirare è tornare alla natura e alle cose semplici. Nella vita reale dobbiamo riuscire a vedere le cose dall’esterno. Quando attraversiamo dei brutti momenti dobbiamo analizzarli e capirli, per poter dare un nome a ciò che abbiamo lasciato alle spalle».

 

Biografia dell’artista

Inizia il suo percorso artistico nel mondo della musica dance, lavorando come Dj producer a livello internazionale e scrivendo canzoni. Parallelamente a queste esperienze, si laurea all’Università Cà Foscari di Venezia con una tesi sul cinema giapponese. Da quindici anni si interessa di teatro, passione che l’ha portata a studiare recitazione, lavorando sia in teatro che al cinema. La documentazione video della sua performance The Wood è stata presentata nel 2020 all’interno della mostra Out of Balance, tenutasi a Londra presso The Line Contemporary Art.