Edizione 2017

Patrizia Barnato

Imperia, 1975. Vive e lavora a Imperia.

Rinascita

legno, chiodi, rete, zolle d’erba, colori acrilici
dimensioni variabili

“La terra trema, il fuoco e il vento distruggono, l’acqua spazza via, la neve seppellisce. Come legni vecchi, tarlati, spezzati, strappati, inchiodati e rattoppati ecco le nostre vite, le nostre anime, i nostri corpi disseminati sul terreno, stremati, inermi, arresi e inutili.
Ma germogli freschi ci attraversano: nuove vite, nuove speranze, nuove generazioni. Gli elementi che compongono l’installazione sono 108. Questo numero è considerato sacro in molte religioni e tradizioni orientali, per esempio è il numero delle stelle considerate sacre nell’astrologia cinese.
In Giappone, alla fine dell’anno, una campana è suonata 108 volte per salutare il nuovo anno. Ci sono 108 linee di energia che convergono a formare il chakra del cuore. Il numero 108 simboleggia l’unione di Siva e Sakti: la creazione del mondo”.

 

Biografia dell'artista

Nel 2009 inizia a dipingere e successivamente realizza installazioni ambientali che esprimono la criticità della vita, affrontando le problematiche e i sentimenti delle persone, indagando sulle sensazioni che la vita e la morte generano negli esseri umani e che rispecchiano gli stati d’animo legati ai grandi quesiti esistenziali.