Edizione 2017

Monica Galanti

Erba (Como), 1965. Vive e lavora a Canzo (Como).

Poesia della/dalla terra - costellazione erbacea

carta, terra, erba
dimensioni variabili

“Sedici (multiplo di quattro, numero simbolo della terra) buchi (neri) per una galassia di parole – non solo da guardare – ma da leggere per intero: da terra sprigionano le voci di Mariangela Gualtieri, Roberta Dapunt e Monica Senk”.
Per il visitatore: “Srotola i fogli e leggi le poesie”.
MARIANGELA GUALTIERI
Senza polvere Senza Peso, Einaudi, Torino 2006: Un frutto è sempre un bacio. È terra la sostanza del mio dire.Inquieta andavo all’abetaia. Perché credo ancora nel segreto ficcato dentro a una foglia. C’è una pace grandiosa al centro del campo. Che cosa sono i fiori?
Le Giovani Parole, Einaudi, Torino 2015: Al mattino, una miniera. La primavera lancia frecciate. Si trema, per contentezza e per mistero dentro l’orto. È uno scrigno di perfezione - il seme -. La primavera da lontano sogna d’essere qui. Il frutteto. Eccomi. Sole celebrante.
Bestia di gioia, Einaudi, Torino 2010: La terra non è l’ecologico campo di applicazione. Ciò che non muta io canto.
ROBERTA DAPUNT
La terra più del paradiso, Einaudi, Torino 2008: Il ritorno dai pascoli. Curo i prati come il pavimento della mia casa. Inverno dalla raccolta.
MONICA SENK [Monica Galanti] inediti: Altrove è Ovunque. Ore e ore faccia a faccia coi vecchi abeti.

 

Biografia dell'artista

Dalla pedagogia e antropologia culturale in transito continuo verso l’arte e viceversa, incrociando le traiettorie di un pensiero e fare umanistico con la comunicazione visiva e pittorica, dando vita a narrazioni visuali che raccontano attraverso immagini, dipinti, grafiche, installazioni. Nei suoi lavori elabora una ricerca sulla forma e sul senso della parola scritta e comunicata, estraendo dai segni alfabetici e dalle parole significati inattesi, contraddittori, obliqui, divergenti. La sua ricerca è narrazione ludica che si muove tra semiologia e semantica, riflessione di/sul senso dell’essere e del fare umano (nonché sul contemporaneo disfare), tra grafie e grafismi, la parola non è mai forma vuota, bensì sempre contenente-contenuto. Pittoricamente si muove all’interno di una prassi informale e minimalista. Tra le principali mostre personali: La mostra in casa, personale “fatta in casa”, Canzo, 2014; Love Open Day, Spazio Libri Laboratorio La Cornice, Cantù, 2010; Bambine deluse, Festival della letteratura Femminile molto singolare, Villa Greppi, Monticello Brianza, 2010; Love Open Day, Rassegna provinciale Pagine come Rose, Biblioteca Comunale di Vimercate, 2010; tra le collettive: Bianco, a cura di Elena Isella, Villa Calvi, Cantù, 2016; Gallery Sweet Gallery OUTDOOR, a cura di Elena Isella, Mariano Comense, 2015.